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L’istinto cannibale (Fumando Dostoevskij)

Marchio

Jacopo, apparentemente una creatura razionale e metodica, e Andreina, la donna fatale che lo coinvolge in un’operazione criminosa

Romanzo per voyeur di anime altrui che si riversano nella propria.

Una storia d’amore: Jacopo e Andreina

Una cornice di grande fascino

In un luogo del sud Italia dal paesaggio favoloso e la storia di grande richiamo, Jacopo, quarantenne dedito al suo perenne processo di formazione, svolge con rigore morale la professione di giornalista, a difesa dell’ambiente e contro ogni forma di illegalità.

Quando, inaspettatamente, il boss della zona, don Nino, lo invita a colazione, egli accetta per pura curiosità intellettuale: vuole osservare direttamente i processi mentali che regolano il comportamento di un uomo di malaffare, essendo convinto che i malavitosi seguano concezioni filosofiche dettagliatamente delineate, quasi a rivelare una scuola di pensiero, che seppure legata al profitto presenta aspetti, per così dire, raziocinanti.

Una curiosità, che egli vive con troppa leggerezza. La sua vita, in seguito a questo incontro avrà un cambiamento repentino e vorticoso, fino a condurlo irrimediabilmente in situazioni per lui inimmaginabili. Conosce Andreina, ambigua e misteriosa moglie del boss, che lo porta a sperimentare in una forma traboccante la passione amorosa, l’eros, il pericolo.

La svolta

Jacopo, apparentemente una creatura razionale e metodica, in realtà sin da subito denota una condizione psichica peculiarmente suggestionabile, che lo apre all’assurdo.

Egli crede, infatti, di essere frequentato da un fantasma ottocentesco, impersonato da Raskolnikov, il protagonista dostevskiano di “Delitto e Castigo”. Un personaggio, che di volta in volta sdoppia la sua personalità, rappresentando ora la sua cattiva coscienza, ora il suo inconscio profondo.

Tuttavia, il suo equilibrio sembra reggere. Egli consuma le sue visioni fantasmagoriche, ove addirittura arriva a dialogare con Raskolnikov, nella segretezza di un’intimità ormai alterata.

Intanto, viene coinvolto da Andreina, sempre più nella parte di donna del destino, in un’operazione criminosa di grande rischio, inerente al traffico illecito di opere d’arte.

Tre straordinarie e ingenti tele (eseguite da Artemisia Gentileschi, Rembrant e Caravaggio) segnano la deviazione esistenziale di Jacopo. Toccato dall’amore e trasfigurato dall’azione criminosa di cui si è reso artefice, ha da decidere se tentare il recupero della sua persona, o avviarsi a essere il nuovo boss della terra che una volta difendeva a spada tratta con la penna.

Una scrittura sofisticata

La parola segue le cromature di una tela ideale, che i protagonisti intessono nei dialoghi e nelle relazioni che tra loro si vanno cotruendo, in un intreccio dalle tinte forti e nette. La definizione di romanzo per voyeur di anime ben si attaglia allo scorrere degli appassionanti avvenimenti. L’autore è scrittore di pièce teatrali e di numerosi scritti. La sua penna compita periodicamente articoli su L’Huffington Post.

Un bel giallo, ne ha i contorni, anche se la trama si diletta a descrivere nel profondo i tratti ed i tagli psicologici dei protagonisti, in una ricerca dell’universale atteggiamento dell’uomo: il potere, la passione, la lotta tra onestà e malaffare e il mischiarsi di questi.

Il riferimento a Raskolnikov, con un’interpretazione del dostoevskiano personaggio solo apparentemente arbitraria, porta il lettore nel dibattito sul delitto e castigo e compete con la inarrivata capacità di tratteggio della psicologia dei personaggi.di Fiodor. Nicodemo si dimostra infatti abile e profondo scrutatore dei sentimenti nascosti dei suoi protagonisti.

E-book: epub (550 kb). Pagine: 340.
Libro: tascabile (A5), 494 pagine.

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