
Sotto la coscienza
Marchio Ralph DantonLiriche del percorso artistico in collaborazione con Alda Merini
Poesia introspettiva, intima, fatta di rimpianti e speranza. Il poeta svela una inusuale sensibilità.
Poesia introspettiva di un animo particolare
Ispirazione etica
L’opera esprime una poetica di resistenza contro le ipocrisie. Caratteristica, questa del gesto del mostrare, che connota ogni scritto e forse ogni azione di Danton. Anche la centralità del tratto è ripercorribile letterariamente, almeno a partire da Celan alla maestra Merini.
Il senso Dantoniano di un rispondersi tra spazio-tempi lontani è improvvisamente connesso con la profonda ispirazione politica meriniana, che in Danton significa soprattutto etica.
Danton sperimenta tempeste d’acciaio ben poco trasfigurabili letterariamente: si immedesima in primavere mai vissute e manie di persecuzione, affronta la delusione e la fuga, vive la libera primavera surrealista della sua seconda adolescente immaturità.
Toccata con mano la morte di persone importanti, fugge a conoscere l’Occidente, la falsa buona coscienza delle democrazie occidentali a Vienna, in Germania e Francia.
“Sotto la coscienza” diventa infine una pratica poetica, che resta fedele a un’idea libertaria alimentata dalle letture giovanili, soprattutto di Pasolini e René Char.
L’influsso di Alda Merini
Danton ha conosciuto la poetessa, con la quale si è interrelato in un rapporto discepolo maestra.
All’interno, la poesia inedita di Alda Merini “Visita” (Alda Merini a Ralph Danton – Milano, 19 febbraio 2007)
Le immagini fotografiche sono di Hall.
Acquistando il libro si scaricano entrambi i formati.
Danton e la poesia | ![]() |