Un delitto tira l’altro
di Ruggero PesceGiallo umoristico con delitti e storie amorose
Gialli da ridere
Una catena di omicidi
Un gruppo di donne, accomunate dalla bellezza e dalla disinvoltura nei rapporti con gli uomini, si trova in breve tempo unito da un intreccio impressionante di delitti.
Infatti per coprirne uno è gioco forza compierne un altro e poi ancora, in una serie apparentemente inarrestabile.
Né possono sfuggire investigatori, carabinieri, poliziotti che a vario titolo si trovano impigliati nella vischiosa rete delle ragazze.
Nel solco delle più classiche signore omicidi.
Ma alla fine trionferà una giustizia, strana, non così giusta, ma gradita ed accettabile per il lettore. Il quale, ne siamo certi, solidarizzerà con le simpatiche assassine.
Tutto avviene nell’arco di poche settimane, sebbene l’incalzare degli eventi sembri allungare i tempi di svolgimento delle azioni criminose.
Si perde a volte la traccia in un turbinio di automobili scambiate e ridipinte, di congelatori fantasma, di roghi che nascondono le prove, di marchette ed altre delizie.
Pesce non smentisce la sua vena di scrittore di storie pruriginose, dove il gentil sesso tende, salvo qualche eccezione, ad avere la meglio sulla sorte avversa e sul potere maschile.
Memorabile in questo senso l’altro romanzo, “Coccole e pallottole” oppure la storia dei padani sfigati.
I colpi di scena sono continui, come incessanti sono le piccanti avventure galanti del famelico gruppo muliebre.
Un nuovo romanzo di Ruggero Pesce
“Sandro Colonna, 45 anni, vedovo, grande e grosso, introverso e taccagno, aveva una ferramenta in centro città ed aveva conosciuto Maria da poco più d’un mese.
Lei era entrata nel suo negozio per acquistare uno stendibiancheria da parete, a condizione che qualcuno glielo portasse a casa e glielo montasse.
Sandro si era offerto di istallarglielo personalmente perché era stato colpito dalla bellezza e dal modo di fare spigliato della cliente.
Così l’aveva accompagnata a casa portando con sé lo stendibiancheria e gli attrezzi per montarlo sulla vasca da bagno.
Mentre era indaffarato con trapano e tasselli, Maria aveva deciso di rinfrescarsi con una doccia. Si era spogliata sotto lo sguardo al contempo sbigottito e concupiscente dell’uomo.
Per essersi distratto ad osservarne la silhouette attraverso la tenda traslucida della doccia, si era scannato un dito col cacciavite.
Sandro aveva urlato dal dolore e tirato una sequela di sacramenti. Le grida avevano fatto uscire dalla doccia Maria, nudissima ed ansiosa di soccorrere il ferito…”
eBook: epub (670 kb).