Incroci di linguaggi – Rappresentazioni artistiche del passato nella didattica della storia
di Associazione Clio '92, Maria Elena Monari, Paola LottiAtti del Convegno del 2015 nell’ambito della Scuola estiva di Arcevia.
Didattica moderna della storia
Atti del Convegno annuale alla Scuola di Arcevia
Dopo le due tematiche tra loro intrecciate sulla comprensione dei testi storici e sulla loro produzione, la scuola estiva procede la sua importante attività di ricerca.
Il confronto avviene con l’analisi, l’utilizzo e l’applicazione didattica dei graphic novel e dei testi di finzione, con l’incrocio di linguaggi artistici nelle loro varie forme dall’infanzia alla secondaria superiore.
La loro sperimentazione e l’analisi di esperienze scolastiche oltre che teoriche aprono agli insegnanti innumerevoli possibilità di insegnamento e di approcci didattici innovativi ed efficaci. Per non parlare poi degli spunti bibliografici, di lettura, di studio che le relazioni e i laboratori offrono ai docenti.
Il libro raccoglie le esperienze ed i casi più innovativi, con riferimento alla didattica della storia. Esso può essere opportunamente estrapolato ed allargato ad altre discipline.
Paola Lotti e Maria Elena Monari si sono occupate della raccolta del materiale dai docenti, curandone la messa in opera di divulgazione.
Un breve estratto dal contributo di Gabriella Bosmin
Gli animali, si sa, sono accattivanti/affascinanti/intriganti per i bambini, reali o magici o pupazzi che siano rappresentano un’attrazione irresistibile. Compagni di gioco, consolazione, amici immaginari, diventano una strategia nel racconto per fornire un punto di vista diverso (si veda, ad esempio, il Grillo Saggio di Pinocchio), per accennare ai fatti evitando così neutre narrazioni esplicative, tanto più che nella gamma degli animali
possiamo scorrazzare ampiamente.
Quelli reali con le loro peculiarità scientifiche dalle quali non si può prescindere; quelli mitologici che hanno alle spalle caratteristiche definite, ma che in fin dei conti possiamo liberamente piegare alle nostre esigenze; quelli fantastici che provengono dalla creatività di individuale, ad esempio il Fortunadrago.
Infine pensiamo ai Bestiari Medioevali.15 Agli animali, in quel preciso periodo storico, vengono assegnate attributi del bene e del male, del divino e del diabolico, oltre al fatto che le conoscenze scientifiche di allora, dal nostro punto di vista erano molto fantasiose, come il partorire dalla bocca o la capacità di riportare in vita i cuccioli a suon di leccate.
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