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Poesie tornate – e nate – dall’inferno

Marchio

Una voce lirica, forte e delicata

Sommacal non ha perso l’abilità tecnica; lo stile sciolto e musicale, anche negli ultimi contenuti intimistici; né la versificazione fluida, sovente abbellita da aculei di terminologia digitale-informatica.
Bisogna, quindi, incoraggiare Primo affinché non perda la fiducia nelle risorse più elementari della vita e ci faccia risentire la sua voce lirica forte e delicata, perché quando il lettore si accosta alla buona poesia, non può che sentire uno stimolo vivificante di piacevoli emozioni.
Dalla prefazione di Giuseppe Possa

La sua passione per i componimenti poetici nacque con la conoscenza delle opere di Pasolini (…) e si forgiò nelle animate e polemiche discussioni che caratterizzarono gli incontri settimanali fra chi intendeva l’arte e la cultura (quindi la Poesia) quale strumento essenziale di lotta e trasformazione socio-politica e chi invece prediligeva l’espressione e la composizione ‘pure’, senza “ideologia”, fine a sé stesse.
Con la testa nelle finalità ideali dei primi, il sentimento e i propositi formali di Sommacal si richiamavano però ai secondi e penso che l’insieme della sua ‘produzione’ rientri così in tale riferimento ‘stilistico’, sia dal punto di vista dei contenuti, sia riguardo alla metrica molto libera.
Dalla postfazione di Giorgio Quaglia

Formato: epub. 156 Kb. Pagine: 43
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